The Day After

Le seconde possibilità

Ovvero, la vita offre una seconda possibilità, perché viene sprecata? Quante volte ci siamo detti “Da domani si cambia” o frasi del genere? abbiamo la tendenza a procrastinate tutto ciò che porta fare un possibile sacrificio, una rinuncia od una fatica. Ma sappiamo bene che in verità non è sempre così, tante volte immaginiamo che una data azione comporti un sacrificio, magari un qualcosa che dovrà occupare chissà quanto tempo, poi all’atto pratico appuriamo con stupore che invece la cosa è stata ben più facile del previsto.

Nonostante questa semplice verità si continua a rimandare fino a quando non siamo costretti a metter riparo alla nostra inerzia. Il motivo è chiaro, i cambiamenti fanno paura. Cambiare significa vivere secondo modalità differenti da quelle consuete, rimpiazzando quindi la routine, ed è questo che porta a frenarci.

Nonostante siamo consapevoli (anche se non pienamente) che un dato comportamento non potrà che farci del bene, una parte di noi rema contro perché le abitudini danno sicurezza. Tutti noi vorremmo raggiungere la sicurezza economica, una qualità di vita ad altissimo livello, salute di ferro ma, per dare il via al percorso che potrà indirizzarci verso quelle mete troviamo ostacoli in noi stessi.

Questa difficoltà si evince proprio dai modi di dire che spesso usiamo proprio per rinviare le cose. Esempio tipo sono le seconde possibilità, il ricorrere a scuse come quella del “sono troppo impegnato”. La cosa migliore in assoluto da fare è prendersi la responsabilità del cambiamento. Occorre fare un patto con sé stessi, e proseguire un percorso di miglioramento costante.

Non è difficile da fare dopotutto, ma è molto facile perdere di vista l’obbiettivo finale perché, la tentazione di ritornare al nostro vecchio “modus vivendi” è enorme. La ricompensa è star apparentemente tranquilli e in pace con noi stessi. Io sinceramente da oggi voglio mettere in atto tutta una serie di modifiche ai miei stili di vita proprio perché convinto che siano doverosi verso me stesso. Verso la mia famiglia di origine e verso il mondo.

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