Viviamo in un contesto dove per molti regna l’insoddisfazione, segnato da una gara di sopravvivenza dove a farne spesa sono i nostri più alti interessi. Per questo vorrei farvi ragionare sulla seguente domanda:
<< Se ognuno di voi potesse seguire i propri sogni, adesso cosa vorreste essere?>>
La domanda non è banale a pensarci bene e, allo stesso tempo è di una semplicità disarmante. Si tratta di decidere cosa fare della propria esistenza. In effetti non è ne semplice ne tanto meno difficile. Ognuno di noi vive la propria vita vincolata a ciò che gli altri pensano di noi. Viviamo seguendo una traiettoria già segnata da altri mettendo da parte le nostre ambizioni.
Perché accade tutto questo? Semplicemente perché siamo timorosi di un fallimento col rischio di impantanarci ancora di più. Tante volte, sognando ad occhi aperti diciamo a noi stessi << ah, se le cose fossero così allora farei..>> e li tiriamo fuori dalla nostra anima tutta una serie di capolavori che noi e solo noi potremmo realizzare. E allora perché non iniziare? Qui torniamo al solito discorso della presunta comodità che ci siamo costruiti per non darci da fare; un freno logico per la nostra mente che in ultima analisi risulta palesemente falsa.
I freni logici sono quei vincoli che costruiamo al solo fine di tenerci in una bolla che taluni chiamano “comfort zone“. La comfort zone è uno spazio ristretto dove noi stessi ci sentiamo al sicuro da fallimenti, imbarazzo e qualunque forma di rischio. Questo comfort però lo paghiamo con la grande insoddisfazione che emerge quando siamo alle strette e la nostra vita fa il punto della situazione. Quindi una volta arrivati a tirar le somme, e dopo aver appurato che i conti non quadrano, cosa è necessario fare?
Einstein diceva :
la più grande follia dell’uomo è voler ottenere risultati diversi agendo con le medesime modalità
Io vi esorto a prendere la decisione di seguire il vostro istinto, quello legato a chi vuole emergere al posto di sedimentare nella routine. Io mi sto già muovendo, voi?
Qui desidero prendere con voi l’impegno di scrivere di più, scrivere meglio e trattare argomenti più interessanti, a breve spero pure di coinvolgervi sempre più. Alla prossima carissimi e carissime.